Associazione Meter di Don Fortunato Di Noto
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Scuola

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L’Associazione, da anni, è una presenza nel territorio, un punto di riferimento per la formazione di studenti e insegnanti. Il modus operandi di Meter, riconoscibile e riconosciuto, crea, in coloro che si affiancano all’Associazione ‒ anche solo per un incontro ‒ un’adesione accorata che genera un moto di riflessione.

I rapporti tra l’Associazione Meter e la scuola sono garantiti dall’attivazione di Protocolli d’Intesa sottoscritti con gli Istituti di Istruzione di ogni ordine e grado. Lo scopo è quello di costruire un’alleanza educativa al fine di intervenire preventivamente nelle situazioni di disagio mostrate dagli alunni (es. difficoltà relazionali, disturbi dell’apprendimento, fenomeno di bullismo o isolamento, forme di dipendenza e violenza legate alle nuove tecnologie).

A tal proposito Meter organizza numerosi Incontri, Progetti, e Corsi di formazione. Le tematiche affrontate riguardano l’educazione all’affettività, l’uso corretto della rete, le relazioni interpersonali, la prevenzione e la sensibilizzazione verso tutte le forme di abuso all’infanzia.

Incontro Sant'Agata Li Battiati 7 maggio 2024 Formazione Scuola
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Centri Consulenza per le Scuole

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È un servizio presente all’interno delle scuole da molti anni, riconosciuto da insegnanti e famiglie, per aver dato voce ai disagi dei bambini.

Attraverso le attività di informazione, sensibilizzazione, formazione e intervento psico-educativo è possibile fornire un supporto diretto alle scuole che presentano difficoltà gestionali per le problematiche dell’infanzia e dell’adolescenza.

I Centri di Consulenza sono istituiti all’interno dei plessi scolastici, che ne fanno richiesta, per:

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Progetti

La famiglia rappresenta la sede privilegiata nella definizione di azioni di aiuto, sostegno ed integrazione; la stessa considerata non solo come ambito di problemi ma anche come risorsa in grado di interagire con i servizi e con le opportunità presenti nel territorio, diventa protagonista e destinataria privilegiata di interventi di sostegno alla genitorialità di cura dei membri, di integrazione e di sviluppo degli stessi.

Abbiamo constatato che nell’ambito della famiglia, il mondo dei minori assume per il nostro territorio una particolare urgenza. In realtà non mancano strutture e altri investimenti su quest’area, ma sembra che ci si debba impegnare a creare un collegamento più efficace su ciò che viene realizzato per rispondere ai bisogni dei minori, soprattutto incontrandoli e accompagnandoli nel luogo da loro maggiormente frequentato: la scuola.

Il progetto viene sviluppato secondo una serie di attività attraverso l’istituzione di un Centro Consulenze presso tutte le scuole di ogni ordine e grado che ne fanno richiesta.

Il Centro Consulenze prevede la possibilità di usufruire di una stanza all’interno dei plessi scolastici resa riconoscibile per i bambini che volessero rivolgersi all’operatore Meter senza dover chiedere l’aiuto degli insegnanti.

Il progetto “Incontriamoci in famiglia” mira a fornire ai genitori strumenti e conoscenze psicologiche e pedagogiche di base per sviluppare adeguate modalità comunicative con i propri figli e di accrescere la consapevolezza che una comunicazione adeguata può aiutare l’individuazione dei problemi e la loro risoluzione.

Inoltre vuole preparare adulti capaci di svolgere un ruolo educativo maturo ed equilibrato per interlocutori diversi, soprattutto i bambini, attraverso l’acquisizione di una metodologia di lavoro “attiva” e partecipata, indispensabile per affrontare adeguatamente la crescita dei figli.

L’uso di Internet, costituendo un mezzo nuovo per comunicare è senz’altro una stupenda opportunità per ragazzi e bambini. Occorre favorirne la conoscenza e l’uso in quanto formidabile strumento di democrazia e di crescita.
La rete, inoltre, fornisce un valido accesso a risorse educative, permette forme collaborative di apprendimento, offre opportunità di dialogo con esperti in determinati argomenti, facilita il contatto con il pluralismo delle culture.

Internet è una porta aperta dalla quale si può uscire per andare in tutto il mondo… ma da quella stessa porta può entrare chiunque!
Fatti ormai diffusi, sembrano suggerire che i minori sono molto vulnerabili ai pericoli di Internet, strumento caratterizzato dall’anonimato e da una grande facilità di accesso ai contenuti. Inoltre il gap generazionale rispetto all’utilizzo delle rete è ampio e profondo; forse, per la prima volta, i minori hanno una maggiore conoscenza della tecnologia di quanto non l’abbiano i genitori. I “bambini digitali” sono i veri esperti di casa.

La rete può anche essere usata quale strumento di comunicazione per finalità illecite, dannose e soprattutto pericolose per i più piccoli. Da qui la necessità di favorire una nuova forma più consapevole dell’uso di Internet, a tutela appunto dei minori, per proteggerli durante la navigazione e soprattutto nell’uso dei social network.

Obiettivi generali

  • Conoscere il mondo di Internet: risorse e pericoli
  • I social network e i nativi digitali
  • Fornire elementi chiave per la prevenzione primaria
  • Promuovere una cultura della “Sicurezza”

 

La conoscenza e la formazione garantiscono lo sviluppo della consapevolezza. Meter dedica molte energie alla tematica; formare i giovani al buon uso della rete è un modo per tutelarli. L’Associazione ogni anno propone corsi specifici; incontri di informazione e sensibilizzazione con genitori ed insegnanti; incontri di confronto e discussione con gli alunni all’interno del gruppo – classe, calibrati in base all’età cronologica dei destinatari; percorsi esperienziali sul corretto uso della rete.

Da alcuni anni Meter si avvale dello strumento dell’indagine conoscitiva sull’uso della rete da parte dei ragazzi per comprendere come la navigazione online possa influenzare emozioni e comportamenti dei minori.

Negli ultimi anni il termine bullismo è comparso frequentemente nelle cronache di giornali e di televisione; anche a scuola gli insegnanti intravedono spesso segnali di comportamento violento: molti ragazzi vengono presi in giro dai compagni, minacciati e ricattati. Il bullismo è un’autentica forma di oppressione, in cui un bambino o un adolescente sperimenta, per opera di un compagno prevaricatore, una condizione in cui la sicurezza e la fiducia in sé vengono messe a dura prova, procurandogli forti sofferenze fisiche e psicologiche. Si tratta di una situazione che molto spesso sfugge agli occhi degli adulti, impreparati a riconoscere manifestazioni così spietate di oppressione e persecuzione fra i ragazzi.

Risulta quindi fondamentale avviare interventi intenzionali ed efficaci per cercare di arginare il problema e creare un clima positivo di convivenza all’interno della scuola, non solo tra i bulli e le vittime, ma anche tra gli altri ragazzi che possono sviluppare atteggiamenti di progressiva desensibilizzazione verso la sofferenza dell’altro e di deresponsabilizzazione civile, tollerando e giustificando le prepotenze. Gli interventi, inoltre, devono riguardare anche gli adulti di riferimento, insegnanti e genitori, che nel loro compito educativo possono svolgere un ruolo decisivo nella risoluzione di alcune dinamiche devianti.

Obiettivi generali

  • Conoscere il bullismo e il cyber-bullismo:
    a) con quali modalità si manifesta;
    b) quali sono le caratteristiche psicologiche dei bulli e dei cyber-bulli;
    c) come sono le famiglie dei bulli e dei cyber-bulli;
    d) quali sono le caratteristiche psicologiche delle vittime;
    e) la dinamica del bullismo nel gruppo;
    f) il rapporto tra gli insegnanti e i bulli.
  • Promuovere una cultura fondata sul rispetto e la solidarietà
  • Intervenire sui fenomeni di bullismo in classe
  • Fornire agli insegnanti gli strumenti per affrontare e gestire gli episodi di bullismo

 

L’attività di formazione ha visto coinvolti genitori ed insegnanti sulle tematiche del bullismo e del cyber-bullismo. Sono, inoltre, stati forniti, attraverso laboratori, strumenti concreti per intervenire nelle situazioni che lo richiedono. Gli incontri con gli alunni delle diverse fasce d’età hanno permesso ai ragazzi di confrontarsi sull’argomento e di mettersi in gioco in prima persona attraverso attività di role playing.

Le emozioni rappresentano la primissima modalità comunicativa e relazionale del bambino quando viene al mondo. Attraverso le emozioni, infatti, è possibile riconoscere, individuare e distinguere i suoi bisogni, ma anche le sue reazioni agli stimoli provenienti dall’ambiente esterno.

Diversi studi scientifici hanno dimostrato che la qualità dello sviluppo intellettivo di un bambino è influenzata dal modo in cui riceve adeguatamente le cure in risposta ai suoi bisogni, ma anche dalla qualità dell’accudimento, che occupa un ruolo di rilievo poiché modula e determina lo stato emotivo del piccolo.

Attraverso le emozioni il bambino comunica non solo il suo stato emotivo, ma cerca di dare forma ai suoi pensieri, trasmette affinità o repulsione (sorriso o pianto) verso coloro che si relazionano con lui, stabilisce legami affettivi, veicola l’interesse verso gli apprendimenti; le emozioni, cioè, contribuiscono ad arricchire tutte quelle dimensioni necessarie al suo percorso di crescita cognitivo, relazionale ed affettivo.

La gestione delle emozioni è una componente significativa del sé, che interviene nel concetto dell’autostima e dell’identità e influenza il modo in cui ci si comporta e ci si rapporta agli altri. Il primo contesto sociale in cui i bambini si trovano a relazionarsi al di fuori della famiglia è la Scuola dell’infanzia.

La scuola, in tal senso, appare uno dei luoghi privilegiati in cui gli aspetti – cognitivo, relazionale ed emotivo – si intrecciano e si alimentano; a tal proposito appare necessario indirizzare gli strumenti educativi tenendo conto di queste dimensioni, al fine valorizzare i differenti canali di comunicazione per favorire e attivare la nascita di relazioni interpersonali positive con i pari e con gli adulti.

Il corso mira a promuovere l’empowerment, ossia il potenziamento delle risorse individuali e di comunità dei fanciulli con lo scopo di aiutarli a riconoscere le emozioni proprie e degli altri, a crescere insieme con i coetanei attraverso rapporti interpersonali equilibrati e a relazionarsi con gli adulti che li accudiscono al fine di individuare dei punti di riferimento stabili.

Obiettivi generali

  • Conoscere le regole della propria famiglia
  • Conoscere le regole a scuola
  • Conoscere il proprio corpo
  • Conoscere le regole su come comportarsi con le persone che si conoscono e con quelle che non si conoscono
  • Conoscere le proprie emozioni e quelle degli altri
  • Imparare a raccontare le proprie esperienze e a chiedere l’aiuto dei genitori o degli adulti di cui ci si fida

 

L’attività di formazione ha coinvolto genitori ed insegnanti sulle tematiche relative allo sviluppo e al riconoscimento delle emozioni e sulla capacità di creare relazioni positive con i bambini. Sono stati forniti, attraverso le attività laboratoriali, strumenti operativi per una corretta educazione emotiva.

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