Associazione Meter di Don Fortunato Di Noto
associazione meter
Intelligenza Artificiale: pedofilia e pedopornografia

Intelligenza artificiale. Allarme di Meter

Già utilizzata per la pedofilia e pedopornografia. Corriamo ai ripari

Meter ha più volte segnalato il potenziale pericolo della AI (Intelligenza Artificiale) che potrebbe causare un aumento di abusi sessuali sui minori.

I produttori di pedopornografia sono già all’opera per la produzione di materiale (video e foto) con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Il materiale prodotto, già immesso nel dark web e deep web, già a disposizione dei pedofili, pone dei significativi problemi: è un danno ai minori o, essendo artificiale, non reca alcun problema ai bambini?

Nell’ambito del monitoraggio dell’OSMOCOP (Osservatorio Mondiale contro la pedofilia e la peopornografia, Ufficio internazionale di Meter) dal dark e deep web sono emersi alcuni segnali di produzione di materiale prodotto con la AI (Intelligenza Artificiale)

A tal proposito don Fortunato Di Noto, presidente e fondatore di Meter (www.associazionemeter.org) dichiara:

«È già confermato il fatto che l’AI permetta di realizzare “false rappresentazioni” di abusi sui bambini e così immetterli nel mercato pedocriminale. Ciò non toglie che l’AI apporterà vantaggi per l’umanità, ma da più parti emerge l’allarme per l’utilizzo improprio con conseguenze negative che potrebbero provocare sempre più problemi a danno della stessa specie umana e non solo.

I problemi ‒ continua don Di Noto ‒ ancora non risolti, sono molti:

– identificazione delle vittime;

– i trasgressori, un rischio molto serio, trasferiscono le loro fantasie da artificiali a reali;

– l’ingente materiale “reale” ha normalizzato tali comportamenti (anche se perseguiti), il tentativo delle lobby è concreto;

– la commercializzazione del prodotto, già lucrativo, permetterebbe alla pedocriminalità di lucrare sulla “perversione pedofila” oltre qualsiasi immaginazione;

– questa ulteriore minaccia deve essere affrontata a più livelli dato che manca una regolamentazione interna alla AI.

– le immagini realizzate con tecniche di elaborazione grafica, anche se non associate a situazioni reali, hanno una qualità di rappresentazione che fanno apparire come vere situazioni non reali di abuso sui minori, tutto ciò deve essere “universalmente” ritenuto un reato a danno dei minori.


Parlarne ‒ conclude don Di Noto ‒ è già qualcosa, agire è sempre meglio. Ovviamente non abbassiamo l’attenzione e continuiamo a segnalare: quanta violenza sui bambini, impressionante il fenomeno che deve essere combattuto a priori senza indietreggiare di un passo».

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