Il Manuale dei Pedofili denunciato da Meter è vero (l’Associazione lo aveva già denunciato nel 2013 e nel 2017)
«Tutti gli utenti nella chat e la chat stessa sono stati sospesi. Il “manuale” è una variante di una versione vista in precedenza, segnalata. Questo è più recente (2017 rispetto al 2013) ed è più lungo (170 pagine contro 103 pagine)». È con queste parole che il Dirigente della Polizia Neozelandese ha comunicato a don Di Noto che l’indagine ha portato all’immediata sospensione della chat pedofila e tutti gli utenti sono stati sospesi e che l’indagine prosegue per ottenere maggiori elementi per la individuazione dei soggetti coinvolti. Bisogna agire di più.
IL MANUALE DEI PEDOFILI. UN TESTO ESISTENTE DAL 2013 E SEMPRE AGGIORNATO. Sul Manuale dei pedofili si è confermata l’esistenza e la redazione aggiornata della “nuova edizione” con un aumento di pagine da 103 a 170 dove si forniscono tutti gli elementi e materiali per i pedofili per un approccio naturale dato che: «Lo scopo di questa guida ‒ dall’introduzione del Manuale ‒ è insegnare agli adulti come fare sesso con i bambini in modo sicuro e innocuo senza ferire bambino, utilizzando la psicologia e la pedagogia infantile avanzate e profondamente studiate. Se non vuoi sapere nulla di questo libro o di parte di esso, è tempo che tu lo abbandoni e cancelli tutti i tuoi contenuti in modo sicuro». Chiaro ed evidente il tentativo di far passare la pedofilia come buona e come orientamento sessuale.
N. 161 UTENTI PEDOFILI BLOCCATI. La collaborazione del server provider neozelandese con la stessa Polizia dopo la denuncia di Meter, è stata fondamentale e determinante anche se ancora qualche problema sussiste per la individuazione degli utenti che in questa specifica chat erano n. 161.
DON FORTUNATO DI NOTO, FONDATORE DI METER DICHIARA: «Quando abbiamo denunciato, già nel 2013, (poi nel 2017 e nel 2021) la presenza di questo MANUALE PER PEDOFILI, ci hanno presi per visionari, perché parlare di pedofilia e della sua inquietante giustificazione è da “esagerati” e confermiamo che la questione è molto più inquietante di quanto si possa immaginare. La pedofilia è una piaga e riteniamo che nessuno possa dire il contrario o magari considerarla “minima e marginale”, “superficiale e non pericolosa e offensiva” solo al pensiero di giustificarla. La conferma della Polizia Neozelandese è un tassello importante in questa “lotta impari”. Noi continuiamo la lotta.»