Lo scorso 6 giugno a Roma, presso la sala “Caduti di Nassirya” a Palazzo Madama è stato presentato il libro “Pietruzze. Nella fragilità di un neonato la forza di un bufalo” di don Fortunato Di Noto su iniziativa del Senatore Maurizio Gasparri, moderatore il giornalista Luca Collodi. (Guarda una sintesi degli interventi)
Nel libro l’autore lancia dei frammenti, delle schegge, per l’appunto delle “Pietruzze” per suscitare una riflessione, una reazione.
È il secondo volume di una raccolta di articoli, meditazioni e interviste su vari argomenti legati al sociale, alla famiglia, alla chiesa e all’abuso sui minori. Un’attenzione particolare è rivolta ai piccoli, soprattutto a quei bambini a cui una certa umanità inumana non vuole più bene. Riflessioni e scritti dalla parte dei bambini. (Richiedi il libro)
Dopo i saluti di Emilio Brogi, Presidente dell’Associazione Altero Matteoli, gli interventi diMaria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali; Maurizio Gasparri, Vicepresidente del Senato e don Fortunato Di Noto, Presidente dell’Associazione Meter e autore del libro.
Emilio Brogi dichiara: «Dopo l’ultimo rapporto di Meter abbiamo deciso di presentare il secondo volume di “Pietruzze” perché siamo convinti che tutti noi dobbiamo diventare attivi nella denuncia e nel tentativo di cambiare le cose. Penso che dopo aver preso coscienza di questa realtà non possiamo stare fermi ad aspettare che qualcuno la modifichi per noi».
Maurizio Gasparri punta sul coinvolgimento e plaude all’operato di Meter: «Vorrei che anche questa iniziativa servisse a ri-coinvolgerci un po’ per sostenere e condividere con Meter, con la sua azione, con il suo osservatorio costante, con la sua esperienza che spesso ha prodotto risultati effettivi e concreti. Innumerevoli sono le inchieste, le attività giudiziarie, le attività della Polizia delle Comunicazioni che hanno avuto un esito importante e positivo grazie a tutto quello che ha fatto e fa don Di Noto come operatore di frontiera».
Maria Teresa Bellucci osserva con disappunto che Meter non è nei “tavoli”, così dichiara: «Io l’ho scoperto dando per scontato che quando si parla di Child Guarantee, che è un programma europeo proprio di attenzione alle tematiche emergenti in termini di infanzia, l’Associazione Meter ci fosse, che don Fortunato Di Noto o i suoi rappresentanti fossero presenti a questi tavoli ‒ conclude ‒ Io credo che questo sia particolarmente grave, perché se parliamo di protezione dei minori dobbiamo chiamare a noi, come Governo, come Istituzioni, le migliori esperienze e competenze da mettere a disposizione subito per arrivare poi alla declinazione di una politica che sia all’altezza del compito al quale è chiamata, cioè di tutelare il bene comune, i più fragili e tra i più fragili certamente ci sono i bambini».
Don Di Noto parla di pedofilia e pedopornografia come realtà, triste e drammatica. Citando alcuni dati.
«Nel 2030 l’Assemblea ONU ha dichiarato di “porre fine all’abuso, allo sfruttamento, alla tratta e a tutte le forme di violenza e torture dei bambini”.
Quasi un miliardo di bambini, adolescenti e ragazzi (età tra 2 e 17 anni) ha subito violenza fisica, sessuale, emotiva, psicologica e negligenza.
300 milioni di bambini (2-4anni) subiscono violenza da parte di chi dovrebbe amarli.
Un terzo, nel mondo, vittima di aggressione di bullismo. Si registra che circa 120 milioni di ragazze abbiano subito qualche forma di contatto sessuale, prima dei 18/20 anni. Non rilevabili le violenze fisiche assistite in famiglia. Gli omicidi dei bambini: 1,7 per 100.000 abitanti.
Le conseguenze del coping: i minori hanno maggiore possibilità di cedere al tabagismo, abusare di alcol, droghe e comportamenti sessuali a rischio. Tassi elevati di ansia, depressione e gravità nella salute mentale.
Tutto questo si può prevenire? Mancano misure e programmi di intervento che in realtà sono fatti solo per l’emergenza.
Nei 155 Paesi messi sotto osservazione, solo il 56% potrebbe fornire un sostegno nazionale, ma solo il 20% ha adottato piani di azione efficaci per contrastare i maltrattamenti e ancora meno (17%) per ridurre le violenze sui minori.
In Italia i dati della Polizia di Stato parlano di decine di migliaia di casi registrati ogni anno (Servizio Analisi Criminale).
Infine guardando al Report Meter, pedofilia e pedopornografia fanno registrare numeri inquantificabili ‒ conclude ‒ non possiamo ritenere di aver fatto l’impossibile ma dobbiamo continuare a fare ciò che è necessario e unire le forze può essere una buona via».