Bassetti: “La chiesa italiana è riconoscente a Meter. Stiamo dalla parte delle vittime”
S.Em.za il Card. Gualtiero Bassetti, presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) ha incontrato oggi il presidente e fondatore di Meter onlus, don Fortunato Di Noto; presente anche il Vescovo di Noto (SR), S.E. Mons. Antonio Staglianò.
Il Card. Bassetti ha espresso vivo apprezzamento e grande riconoscenza da parte di tutta la Chiesa italiana per l’indefesso impegno che Meter da 30 anni svolge a tutela dell’infanzia contro la pedofilia e ogni forma di abuso che lede la dignità dei bambini.
“Non posso che apprezzare il Vostro costante impegno – ha dichiarato il Card. Bassetti – e ribadire che tutta la Chiesa italiana è riconoscente per il Vostro impegno. Non possiamo che stare dalla parte di coloro che hanno subito degli abusi, un dramma che ci coinvolge tutti e che ci sprona a operare sempre di più per la salvaguardia dei bambini e dei vulnerabili. È un dolore profondo che ci responsabilizza tutti.”
Un incontro, molto desiderato dal Card. Bassetti e da don Di Noto in preparazione del summit che si terrà in Vaticano nei prossimi giorni, con Papa Francesco e i presidenti delle Conferenze Episcopali del mondo.
Don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter, dichiara: “Ho presentato l’opera di Meter (il Centro di ascolto delle vittime, il servizio di accoglienza e accompagnamento per i bambini, l’OS.MO.CO.P. ‒ Osservatorio Mondiale contro la pedofilia ‒ il Polo Formativo ed Educativo; il Centro dei bambini autistici, i Report annuali e l’impegno concreto nel contrasto agli abusi sui minori.
Un colloquio intenso, profondo che gratifica e sospinge Meter ad operare sempre di più – continua don Di Noto. Le parole del Card. Bassetti ci offrono l’evidente sostegno della Chiesa italiana e noi, come associazione, non possiamo che mettere a disposizione, anche del Servizio Nazionale Tutela Minori della Cei e per tutta la Chiesa universale, la nostra trentennale esperienza, competenza responsabile e azione concreta nel ribadire che non possiamo rimanere indifferenti di fronte a tale tragedia che coinvolge i piccoli e i deboli”.